I fuggitivi proseguono il loro cammino verso sud, cercando tracce del passaggio di Naevia. Assalito un convoglio di schiavi, Aagron e Nasir uccidono la guardia che però svela le sorti della schiava; Aagron rivela a Crisso che Naevia è morta, gettando il gallo nello sconforto. Ashur prova a conquistare la fiducia del legato Glabro, tagliando via dal suo braccio il marchio di Batiato. Avuta una possibilità dal romano, prova a torturare Enomao per sapere dove si nascondono i ribelli. Vista la sua reticenza, viene sobillato da Lucrethia per svelargli il tradimento della moglie con l'amico Gannicus. All'udire queste confessioni Enomao rivela - involontariamente - ad Ashur l'intenzione di Crisso di ritrovare la amata. Aagron suggerisce a Spartacus che è saggio spostarsi sul Vesuvio, e muovere verso il porto di Napoli per liberare schiavi guerrieri da aggiungere alla loro causa. Nasir, nonostante il suo infatuamento per Aagron, non riesce a tenere il segreto chiesto dal germanico e rivela a Crisso che Naevia, in realtà, è viva e costretta nelle miniere. Ne nasce una rissa che porta alla separazione del gruppo: alcuni schiavi, capeggiati da Aagron, lasciano le ricerche e si muovono verso il Vesuvio; Spartacus e Crisso, con altri guerrieri, si organizzano per entrare nelle miniere e liberare Naevia. Organizzata l'azione, i gladiatori irrompono nelle miniere e riescono a trovare la giovane, ma vengono sorpresi dalla guardie di Glabro, accompagnate da Ashur, che li fermano e li mettono in fuga. Per permettere a Spartacus di mettere in salvo Naevia, Crisso si sacrifica, con altri galli, per tenere occupate le guardie; ma alla fine viene fatto prigioniero da Ashur.