Il 6 settembre 1946 Luigi Sturzo sbarca a Napoli e si stabilisce poi in una casa generalizia delle Canossiane a Roma: il suo rientro in Italia è stato ritardato di 36 mesi, ma ormai l'Italia è una Repubblica. Proprio in quei giorni a Parigi si svolge la conferenza dei 21, in cui si discutono i trattati di pace. Don Sturzo non manca di osservare che gli alleati, all'ultima ora, preparano un trattato vendicativo. Quando De Gasperi sale al governo, Sturzo considera chiusa l'esperienza del Partito Popolare, convinto che De Gasperi sia l'uomo adatto a guidare i cattolici. In questa puntata anche le interviste a Giulio Andreotti e Guido Gonella sulla figura di Sturzo e sul rapporto di questi con De Gasperi. Le letture di Flavio Bucci illustrano anche l'idea di regionalismo che Sturzo propugnava -che non aveva a che fare col separatismo, ma con l'autonomia-, nonché le sue convinzioni riguardo alla questione meridionale.