Mentre Anna Petrovic, giovane jugoslava, aspetta sul molo di Trieste l’arrivo di suo marito, prigioniero di guerra, e questo viene ucciso da mano ignota, al momento di toccar terra. Priva di documenti, Anna viene inviata nel campo di concentramento d’Alberobello, in Puglia, dove sono riunite donne d’ogni nazione. Tutti i vizi, tutte le miserie, le abiezioni, le sofferenze, sono largamente rappresentate tra queste infelici.