Il Conte Francesco Cenci è condannato a sette mesi di esilio in una lontana rocca dell'Abruzzo. Egli che tiranneggia i membri della propria famiglia esige che essi lo accompagnino. La giovane figlia Beatrice è addolorata di dover lasciare il proprio fidanzato per seguire il padre. E infatti l'esilio sarà particolarmente doloroso per lei, sottoposta alle più dure umiliazioni da parte del crudele padre. Il suo fidanzato avuta notizia delle sofferenze di Beatrice decide di liberarla ed arriva alla rocca con l'intento di rapirla. Il piano fallisce ed il giovane rimane bloccato dentro il castello. La mattina seguente viene ritrovato in un burrone, sotto la finestra della propria stanza, il cadavere del Conte Cenci. Disgrazia o delitto?