Emma, stimato assessore all'educazione di un piccolo comune toscano, soffre di ipomania, un disturbo dell'umore che, se non curato di continuo con calmanti, rende enfatici ed eccessivi fino all'aggressività e a crisi maniaco-depressive. Durante i preparativi, da lei curati, del matrimonio della migliore amica, Marta, un banale disguido fa sì che non siano disponibili per qualche giorno i farmaci che solitamente usa. Torna ad affiorare, quindi, la sua reale personalità, con lo sconcerto di amici e parenti che si vedono assaliti dalla sua esuberanza, tanto prorompente da metterli di fronte ai compromessi con cui affrontano l'esistenza.